giovedì, Novembre 21, 2024
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Fuga in paradiso: perchè scegliere le Fiji

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Volete festeggiare un’occasione speciale e scappare dalle atmosfere abituale per trovare mare cristallino e sabbia bianca?

Le isole Fiji sicuramente possono essere la soluzione ideale passata per la testa a molti.

Stiamo parlando di un arcipelagi di 322 isole di cui solo 110 abitate e quindi ancora in parte totalmente da scoprire.

Anche se conosciute le Fiji attirano ancora meno della Polinesia in Italia, probabilmente anche per gli spostamenti meno agevoli. Un volo diretto è impossibile: bisogna fare almeno uno scalo e far combaciare i voli di almeno due compagnie. Ad esempio si può optare per l’Alitalia più Cathay Pacific che arrivano a Nadi con 34 ore di volo e scalo ad Hong Kong.

Il periodo migliore per andare è sicuramente tra settembre e gennaio che permette di evitare il periodo più caldo e a risco piogge, e soprattutto uragani, che è in genere nei primi tre mesi dell’anno, o anche il periodo più fresco che inizia a giugno. Una volta arrivati le Fiji regalano un vero paradiso, ma non sono isole di solo mare, a differenza delle Maldive le attività da svolgere sono molte, le isole non sono solo microscopiche, ce ne sono anche di più estese come ad esempio Viti Levu che è la sede della capitale e dell’aeroporto internazionale su una superfice di 10.390 km quadrati.

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Per gli amanti delle immersioni la parte da scegliere è sicuramente quella delleIsole Mamanuca: a ovest di Viti Levu sono isole che custodiscono paesaggi stupendi e soprattutto un fantastica barriera corallina.

Se ricercate una vacanza attiva invece potete optare per Taveuni, ideale per passeggiate e trekking alla scoperta del lago vulcanico Lake Tagimaucia o anche delle cascate Bouma.

Una piccola curiosità: proprio Taveuni è tagliata a metà dall’International Date Lines, infatti le Fiji sono le prime a vedere il sole del nuovo giorno nel mondo.

Se volete invece isolarvi su un’isola sperduta, lontana dai ritmi sfrenati cui siete costretti tutto l’anno possiamo consigliarvi una delle isole più piccole delle Fiji: si tratta di Wakaya, fino a qualche anno fa totalmente sconosciuta al turismo e oggi conosciuta solo dai più esperti.

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Wakaya è un paradiso tropicale che dista 18 chilometri dalla più conosciuta Ovalu e fa parte del gruppo delle Lomaiviti a nord d-est dell’isola principale Viti Levu (dove sicuramente atterrerete visto che è sede dell’aeroporto internazionale).

Nonostante la sua estensione l’isola vanta ben 32 spiagge di sabbia candida ed un unico mega resort… naturalmente di lusso.

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La cosa più apprezzabile di Wakaya è sicuramente che ha avuto la capacità di mantenere segreta la sua bellezza rimanendo al di fuori delle rotte turistiche.

L’isola fu scoperta nel 1789 dal capitano del celeberrimo Bounty, William Bligh ed è oggi proprietà di David Harrison Gilmour che vi ha costruito i 22 km di strade, il serbatoio di acqua potabile, la chiesa, la scuola, il piccolo villaggio e soprattutto il Wakaya Island Resort, unica possibiltà di alloggio sull’isola. (http://www.wakaya.com)

Il resort è composto da 11 cottage immersi in uno stupendo giardino, dove si può anche richiedere di farsi servire la cena. Se volete provare qualcosa di diverso, oltre godere delle stupende spiagge, potete optare per una bella passeggiata a cavallo nel cuore dell’isola abitata anche da cinghiali selvatici, cervi e uccelli esotici

Agnese Ciccotti
Agnese Ciccotti
Viaggiatrice accanita, blogger, ama lo sport e la moda
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