Punta affiorante di un vulcano sottomarino Ventotene non a caso fu scelta dall’imperatore Ottaviano Augusto per realizzare la sontuosa dimora (Villa Giulia) che doveva ospitarne la figlia, esiliata per la sua riprovevole condotta. Fu così che il porticciolo e i magazzini furono scavati nella tenera roccia vulcanica, che fu realizzata la pescheria sotto il faro e che l’isola fu dotata di grandi serbatoi idrici ancor oggi visitabili. A Ventotene duemila anni di storia non sono passati, perchè la ‘Roma marina’ qui è viva in un angolo di Tirreno che offre scenari straordinari.
L’isola ha anche un volto urbano, con i suoi edifici essenziali e al tempo stesso scenografici progettati nel XVIII secolo. La rampa tortuosa che dal porto romano porta al cuore del paese sembra simbolicamente fare da trait d’union tra la storia antica e la storia nuova dell’isola, già nota e frequentata da Greci e Fenici.
Il susseguirsi di rocce dai colori cangianti che sprofondano nel mare hanno forme contorte che si stagliano sullo sfondo blu di mare e cielo.
Sono però soprattutto i paesaggi sopra e sotto l’acqua, i fondali ricchi di vita, le acque limpide e cristalline ed i colori e profumi della macchia mediterranea che fanno di Ventotene una ‘isola boutique’ con una superficie di appena 124 ettari.
Per i sub la ricchezza di vita e l’integrità dell’ecosistema marino rappresentano una continua scoperta. Questa integrità ha fatto sì che Ventotene, insieme a Santo Stefano, siano stati dichiarati Riserva Naturale Marina Protetta, ciò che consente il mantenimento di questo straordinario equilibrio che natura e ambiente hanno costruito nei secoli.
Nell’isola non manca l’ospitalità. alberghi, case vacanza, ristoranti, tutti a dimensione dell’isola stessa.
Come raggiungere l’isola? Vari colegamenti con motonavi ed aliscafi e più punti d’imbarco: Formia, Anzio, Terracina, Napoli.
Buona vacanza!
C’era una volta un vulcano: Ventotene
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